Musica da cucina è il progetto solista di Fabio Bonelli dei Milaus: su un indie-folk-rock in bassa fedeltà (alla Sparklehorse), ottenuto con chitarra, clarinetto e fisarmonica, si innestano suoni familiari ed evocativi quali l'acqua che scorre, il fischio del bollitore, il rumore delle posate sui piatti, il tintinnio dei bicchieri. Ed il live set si compone appunto di una normale strumentazione rock più un tavolo da cucina apparecchiato e con tutti gli utensili del caso (anche trovati sul posto). Il progetto contiene una parte più legata alla forma canzone e un'altra più improvvisativa (che rende il live anche adatto a sonorizzazioni d'ambiente e contesti tipo gallerie d'arte, festival elettroacustici, rassegne di musica ed enogastronomia). Nato come un gioco, perseguito come esperimento e terminato con la seriosa intenzione di fare un disco completo in tutte le sue parti, booklet compreso per poi esibirlo dal vivo. Clarino, fisarmonica, chitarra, banjo, glockenspiel e oggetti casalinghi (tutti rigorosamente catalogati e segnalati al fondo del libretto). E non è post rock da quattro soldi, non ci si ferma al fatto che usare stoviglie potrebbe bastare a far sembrare il progetto "curioso". Ogni pezzo ha una sua forma precisa e gli strumenti non sono altro che un\'indicazione di dove il brano è stato registrato (in cucina). "Canzoni" che potrebbero benissimo stare su un disco dei Tortoise – sopratutto per questi mestoli che diventano dei vibrafoni un po' stonati – o su una mai pubblicata parte due di "Rock Action" dei Mogwai – soprattutto per i brani cantati. In "...e sorridi quando cucini" si sente un bollitore che fischia (o canta). In "Non suonare quando mangi", forse, si lavano i piatti. Alla fine ci si abitua a questo tipo di suoni e lo si considera come un normale album di musica sperimentale, uno dei migliori mai ascoltati. Tra loop rumorosi (la parola field recordings qui è superflua), pezzi pop delicatamente confezionati, e parti ambientali che si perdono nelle preparazioni di possibili e immaginari manicaretti.