Federico Fiori (1978) e Francesca Lenzi (1981) vivono e lavorano a Pistoia. Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2005, danno vita al progetto InFlux. InFlux nasce come progetto di sperimentazione visiva in cui confluiscono i singoli interessi verso le nuove tecnologie ed in modo particolare per il video. Sperimentano l’utilizzo del video in tempo reale e la gestione delle immagini contaminata dai processi compositivi della musica lavorando come Vj (nel 2007 vincono il premio Best Italian Vj di Elettrowave), successivamente si dedicano a forme più complesse di rappresentazione audio-video attivando collaborazioni con numerosi musicisti, tra cui Pietro Riparbelli per il progetto “He tries to come to us” e con il duo Francesco Giomi - Francesco Canavese per il progetto Sdeng, prodotto da Tempo Reale. Tra il 2007 e il 2009 realizzano numerose installazioni dove il video rimane l’elemento centrale ma la composizione esce dallo schermo per cercare un dialogo con l’ambiente: il progetto “1/10 di secondo”, che racchiude una serie di lavIori incentrati sull’interazione tra spazio-corpo-suono, presentati tra l’altro al Centro Pecci di Prato, al Museo della Musica di Bologna, al Brancaleone di Roma per la rassegna Road e all’Ex Manifattura Tabacchi di Lucca per la collettiva Luci(di) corpi curata da Elena Marcheschi; “Waiting for the darkness”, realizzata con la collaborazione per la parte sonora di Pietro Riparbelli, presentata per Piombino Experimenta 04; “Continuo a muovermi per non muovermi più” lavoro con cui hanno partecipato all’edizione 2009 di Gemine Muse, rassegna curata per la città di Prato da Raffaele Gavarro. Nel 2009 partecipano a Moving_Movimento dove inizia la collaborazione con Ilyas Oldman, danzatore e coreografo turco. Con lui lavorano allo spettacolo “Oggi Niente” curandone la scenografia video; il lavoro è stato presentato per il progetto Moving a Fabbrica Europa, al teatro Vittorio Emanuele di Noto e allo spazio Interno5 di Napoli. Sempre nel 2009 iniziano la collaborazione con la compagnia teatrale Codice Ivan, lavorando alla parte video degli spettacoli. Nel 2010 partecipano al Festival Santarcangelo 40, realizzando il progetto specifico “W.room - we wanna be your happening” composto da una video installazione e da una performance. Alla fine del 2010 prende forma una nuova idea di progetto: Nebula Naris. La ricerca portata avanti con il progetto InFlux è caratterizzata dalla diversità dei percorsi e dei linguaggi di volta in volta intrapresi ed utilizzati. Con Nebula Naris si concretizza “il bisogno di mettere al centro della nostra ricerca noi stessi” che nasce da una riflessione più ampia sulla società contemporanea.