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Streamfest
Salento
Mostra H20 "Interazioni Fluide"
Castello V - Lecce
Elia Sabato
Il percorso artistico intrapreso negli ultimi anni dallo scultore Elia Sabato affonda le sue radici in quelle avanguardie operanti negli anni 60 intorno alla psicologia della percezione visiva (arte visuale e optical art, in particolare). Allo stesso tempo si possono scorgere delle affinità anche con altri tipi di ricerca sviluppatisi negli stessi anni come l'arte cinetica e la Pop Art. In questa direzione, infatti, mi sembra si possano leggere gli ultimi lavori dell'artista, dove il tema centrale dell´opera ruota costantemente intorno alla molteplicitá della percezione visiva, ottenuta attraverso una riproduzione fotografica dell´immagine (avente come soggetto per lo più volti e figure umane tra loro speculari), applicata con differenti esiti stilistici su altrettanti differenti medium artistici. Un analògon con la pop Art può essere individuato nel ricorso al mezzo fotografico quale strumento di indagine sui meccanismi di formazione dell´immagine, L'accostamento all'arte Cinetica", invece è da intravedersi nella capacità insita nelle opere di Sabato, di offrirsi in un continuo movimento: dentro-fuori, avanti-indietro, su-giù, positivo-negativo, in grado di modificare, trasformare e riqualificare lo stato percettivo dello spettatore. Per certi versi, si potrebbe dire che Sabato renda in questo modo l´opera simile ad un dispositivo per epifanie oniriche: a seconda dei punti di osservazione, dell´incidenza della luce e del colore (della luce) , infatti, l´incontro di due immagini, tra loro speculari, subisce una metamorfosi tale da far crollare nello spettatore le conoscenze teoriche e percettive precedentemente acquisite e trasportarlo in un mondo "altro", dove il reale e l´illusorio si incontrano nello stesso spazio. Queste continue mutazioni del piano di rappresentazione, sono rese possibili dalla particolare ed originale tecnica adottata dall´artista: al posto dei classici medium artistici, quali la tela, la tavola e la carta, l´artista impagina le immagini attinte dal mezzo fotografico, su di una lastra di metallo. Il processo costitutivo della figura viene invece affidato al disco abrasivo dello smerigliatore. Volendo fare un paragone, si può dire che Sabato utilizza il plasma e lo smerigliatore, come un pittore usa il pennello ed i colori ad olio. La superficie metallica, si offre sia come materia coprente, sia per le sue qualità di riflessione, come uno specchio che riceve e poi restituisce. A seconda delle incidenze della luce del colore della luce e del punto di vista dell´osservatore, cambia il livello percettivo dell´opera. Ciò che colpisce, nel vero senso del termine, in questi quadri-scultura, trappola per gli occhi, sono quegli infiniti mutamenti del piano di rappresentazione che fanno sì che uno stesso particolare, visto da due posizioni diverse, non sia più riconoscibile. Nel processo di mutazione che viene messo in moto, la figura nota si trasforma in qualcosa che ogni singolo spettatore può liberamente immaginare. E´ l´irrompere del fantastico nella vita di tutti i giorni.